L'opera di Kubrick funziona come una struttura perturbante che, nell'intensità della sua presenza, emette segnali che liberano una incontrollabile forza speculativa. A più di cinquant'anni dalla sua uscita e a venti esatti da quel futuristico e ormai passato 2001, il testo analizza questa sua «turbolenta energia», ancora capace oggi di sconvolgere la mente dello spettatore.