Precursore del "nuovo cinema italiano" a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta, Salvatore Piscicelli inizia la sua carriera come critico cinematografico prima di debuttare alla regia come documentarista. Il suo primo lungometraggio, "Immacolata e Concetta - L'altra gelosia" (1979), vince numerosi riconoscimenti, tra cui il Pardo d'Argento al Locarno Film Festival, e mostra già chiaramente l'estetica e lo stile del regista. Sulla stessa scia, i lavori successivi mostreranno lo sguardo antropologico di Piscicelli, pioniere di quella narrazione che poi si affermerà negli anni Duemila e che deve tanto a film come "Le occasioni di Rosa" (1981), "Blues metropolitano" (1985), "Baby gang" (1992). In questo libro critici e studiosi danno vita alla prima monografia sul regista, indagandone i canoni, lo stile e gli elementi fondanti. Oltre a saggi di carattere e generale e le analisi dei singoli lavori cinematografici, il volume comprende anche un'intervista inedita a Piscicelli sugli aspetti personali e produttivi della sua carriera.