Vespasiano da Bisticci (1422-1498), noto editore e commerciante di manoscritti, dopo aver cessato la propria attività libraria nel 1479, si dedicò alla scrittura di biografie di personaggi eminenti del suo tempo, le cosidette Vite. Tra di esse si distingue quella di Giannozzo Manetti (1396-1459) intitolata Comentario della vita di messere Giannozo Manetti e tramandata in sei manoscritti diversi. Qui se ne propone una nuova edizione critica corredata di commenti storico-culturali e di una introduzione che mette in rilievo aspetti inediti sull'autore e sull'opera. Sollevando alcune questioni, quali: perché e quando Vespasiano avrebbe composto il Comentario della vita di messere Giannozo Manetti e quale risonanza ebbe all'epoca, l'autrice formula l'ipotesi che l'opera, intesa come un mezzo di diffusione pubblicistica, sia stata redatta nella stagione politica successiva alla congiura dei Pazzi per mettere in cattiva luce il regime vigente.