La Grande Guerra del '15-'18 costò all'Italia oltre 600.000 morti, oltre a un numero incalcolabile di feriti e invalidi di guerra. Tra questi, colpito gravemente all'occhio per una granata, figurò il sottotenente Bruno Urbani, insignito dopo molti anni di due Croci di guerra al valor militare. Come tanti altri soldati "nonno Bruno" si distinse per abilità e coraggio, ispirati dall'amore per la propria patria, l'Italia. Dalle fughe precipitose agli assalti verso l'esercito nemico austro-ungarico, dal trasporto salmerie alle lunghe giornate in trincea, dalla disfatta di Caporetto alla strenua resistenza lungo la linea del Piave, Emilio Urbani restituisce al lettore in una forma ibrida tra romanzo e documentario tutta l'atmosfera di quegli anni terribili, vissuti in apnea, aspettando l'inevitabile fine di una guerra che avrebbe segnato il destino delle generazioni future.