La storia di Teresa Motta, giovane bibliotecaria nella Potenza del ventennio fascista, sotto la guida di Sergio De Pilato alla Biblioteca Provinciale che, anche grazie al suo contributo, proprio in quegli anni si sviluppò ed assunse il suo ruolo centrale nella vita culturale della regione. Ma, soprattutto, come risultato dai carteggi inediti, la Motta "con coraggio e discrezione accolse in Biblioteca una piccola comunità cosmopolita di internati ed esuli del fascismo, ai quali, in virtù delle leggi vigenti, non era consentito nemmeno di far parte del pubblico di qualsiasi biblioteca italiana, aiutandoli in piena consapevolezza...".