Un reportage che racconta, minuto dopo minuto, sensazione dopo sensazione, un'esperienza autobiografica: la storia di una vacanza sul Mar Rosso finita male. Può capitare a tutti, durante una vacanza in Egitto, di conoscere il paradiso e l'inferno: basta un passo falso. E in un Paese dittatoriale passare dal mondo ovattato e frivolo dei turisti, tra coralli e pesci colorati, al carcere, trascorrendo tre giorni senza acqua né cibo e subendo innumerevoli interrogatori per essere poi scarcerati a poche ore dal volo di ritorno, è una cosa che può succedere davvero. Scritto tutto al presente e in prima persona, questo libro fa i conti con la sensazione di morte imminente che poteva seguire all'arresto del suo autore.