Il contadino Pighino Baroni fu arrestato per «eresia» nel 1570 dall'Inquisizione di Modena, processato, torturato e condannato all'abiura e alla prigione. Questo libro propone - alla luce di un case study simile in apparenza a quello del mugnaio Menocchio di Carlo Ginzburg - la scoperta di una religiosità dissidente penetrata anche in ambito contadino. Tra le mura del borgo di Savignano, infeudato alla nobile famiglia dei Contrari, le vicende di Pighino hanno come sfondo l'inquietudine culturale e spirituale dell'Italia del XVI secolo. Il volume tuttavia non vuole essere uno studio sulle credenze dei ceti subalterni; piuttosto una ricerca sul mondo intellettuale, egualitario e tollerante, di un contadino, ribelle alla cultura dominante, e frutto, tra insospettate letture e commenti audaci di idee religiose, della complessità degli scambi culturali e della circolazione di idee a metà Cinquecento.