Origine della vita e insieme epicentro della dannazione, la vagina è la protagonista di questi racconti di Paolo Mezzana, che si muove col piglio del medico specializzato nel trattamento dei genitali esterni e una non comune sensibilità da narratore. Dieci donne impegnate in una battaglia contro i tabù anche solo con il rivoluzionario atto di rimettere al centro il proprio corpo, nel suo diritto a esistere e godere. Anna che in un'unica guerra - un referto medico - rischia di giocarsi tutto: la vita, il compagno, il sesso e il seno; ma anche Anna che, quasi secondo un percorso mitologico, riparte dalla sua vagina, ridonandole giovinezza, per tornare alla vita. A Lucia, invece, lo specchio restituisce un riflesso scuro, il marchio di una violenza del passato. Irina, da quella notte in cui si è sentita come in un racconto di Tolstòj, di fronte a uno specchio passa le sue giornate, un corpo muscoloso ma senza forza, cresciuto troppo e male. Un viaggio nella psicologia e nella sessualità femminile che suggerisce alle donne una modalità nuova per conoscersi con più consapevolezza e coraggio, e agli uomini una nuova angolazione per avvicinarsi con più cura ai bisogni e alla bellezza di chi sta loro accanto. Perché non c'è più tempo. È arrivato il momento di dare alle cose il nome giusto, di eliminare le sovrastrutture, di accettare e accudire. Prefazione di Barbara Alberti.