Una relazione durata quattro anni in grado di annullare un'intera vita: dal lavoro agli amici, dall'amore per suo figlio a quello per se stessa, Selvaggia Lucarelli ha sacrificato tutto per l'ossessione di una storia che non poteva funzionare, che ha intaccato quello che la circondava come una pianta infestante. "Quando non eravamo insieme sentivo uno strano disordine emotivo, una specie di febbre che dovevo placare. Vivevo le mie giornate senza di lui come un intervallo, una pausa dell'esistenza. L'unico pericolo che avvertivo era quello che lui mi lasciasse." Con una confessione coraggiosa e coinvolgente, racconta quella stagione della propria vita, svela i meccanismi interni di una dipendenza affettiva, e non ha paura di mostrare il momento in cui ha toccato il fondo. Perché è da lì che è risalita. Comprendendo cos'era il vuoto che sentiva di dover colmare e perché si era illusa che qualcun altro oltre lei potesse riempirlo, Selvaggia affronta i demoni delle relazioni tossiche, mostrando che queste storie non hanno nulla a che fare con la felicità, e soprattutto, con l'amore.