Questa è la storia di un bambino che ancora non ha conosciuto il male e di un Paese che accoglie e protegge con i suoi profumi e i suoi colori. È la Storia di un Paese che all'improvviso si trasforma in una prigione e incatena uomini e pensieri. Diventa teatro di eventi epocali, di trasformazioni repentine, di gioie e festeggiamenti, ma anche di lacrime, persecuzioni e ingiustizie. Per chi racconta, il Kurdistan è una terra profondamente amata e temuta allo stesso tempo. Il racconto della vita del protagonista parte dall'infanzia e arriva all'adolescenza, attraversando i primi innocenti amori e i ricordi di antiche tradizioni. Costretto a lasciare il Paese non lo ha mai dimenticato, anche se ha potuto rivederlo solo dopo vent'anni di esilio senza poter riabbracciare i genitori, nel frattempo venuti a mancare. Un'esperienza vissuta e ora narrata per rendere giustizia alla sua famiglia e alla sua comunità, per non dimenticare che anche dopo una dittatura la Storia va avanti. David Issamadden è nato a Kirkuk, nel Kurdistan dell'Iraq del Sud. È stato un esponente molto attivo del movimento studentesco democratico. Attualmente è presidente della Comunità curda in Italia.