Addolcito da teneri ricordi, dalle ironie della sorte, dai destini che si incrociano, questo testo è percorso da una vena satirica e da un senso del grottesco, con uno stile acre, diretto, tragico. In realtà l'autore in Cina è uno straniero, in Africa un bianco, in America un europeo, in Europa un italiano, a Bologna un salernitano, a Salerno il figlio di Tanino e di Gilda. Qui scorre il filo di un gomitolo che si srotola nel labirinto umano, qui vi è il mondo, il piccolo mondo antico e moderno di un uomo del sud.