É il 2015 quando parto per la Scozia per frequentare un Master in Storia dell'Arte Contemporanea. Pochi mesi dopo, un male subdolo e cattivo si impadronisce di me. Mi ammalo di anoressia. Da questo momento ha inizio una lotta che durerà anni e che mi porterà ad affrontare ossessioni, paure senza volto, sussurri senza nome. Al mio fianco numerosi dottori, psichiatri, terapeuti: tante figure di supporto che mi terranno la mano durante il cammino. Il mio non è un racconto di guarigione chiara ed evidente, é una storia che prova a seguire la mappa di un percorso tortuoso. Questo è un libro sull'anoressia, sul disturbo psichico, sulla paura di vivere, di crescere. Ma é anche un libro sull'amore, sulla speranza, sulla riappropriazione della propria identità e del proprio tempo. Senza retorica.