"Dentro San Vittore" è il diario-testimonianza scritto da un'insegnante alla sua prima esperienza di volontariato in un istituto penitenziario. Al giorno d'oggi, in carcere, sono pochi i detenuti che studiano, e in una casa circondariale come quella di San Vittore a Milano - dove si rimane per lo più in attesa di giudizio - gli studenti sono ancora meno. Elena D'Incerti si domanda cosa significhi riprendere la scuola quando si ha un vissuto problematico, dopo anni di traversie personali e di emarginazione sociale, e prova a spiegarlo. Abituata alle aule di un liceo classico della Milano "bene" - dove lo studio è un privilegio dato per scontato -, l'autrice si confronta per la prima volta con il dramma dell'emarginazione nella quotidianità del carcere, entrando nel vivo di un mondo che, seppur collocato nel centro della città, in pochi conoscono davvero. In due anni di lavoro, D'Incerti ha proposto ai detenuti la scrittura in funzione terapeutica, ha provato a riavvicinare studenti adulti (o quasi) al gusto della lettura e, soprattutto, ha rivisto i propri preconcetti e pregiudizi, consolidando invece le proprie convinzioni: in tema di disuguaglianze, la scuola rimane un'opportunità, qualcosa cui garantire l'accesso universale. Prefazione di Davide Steccanella.