Come una volta ha ricordato sua madre, Joaquín "El Chapo" Guzmán è sempre stato ambizioso. Nato in un ambiente rurale di estrema arretratezza, in una delle zone più povere del Messico, ha trascorso l'infanzia lavorando nei campi di papavero per poi diventare il più ricco e potente narcotrafficante del mondo, grazie a un mix esplosivo di abilità negli affari e pura spietatezza. Ma chi è El Chapo? Per coloro che hanno beneficiato della sua generosità, una sorta di Robin Hood che si ostinava a combattere le autorità, riuscendo a fuggire per due volte da prigioni di massima sicurezza. Per tutti gli altri, il male assoluto. Durante il sensazionale processo iniziato nel 2018, l'avvocato dell'accusa Robert Capers lo ha descritto come «un piccolo tumore canceroso che si è trasformato in un autentico flagello». Clamorosi arresti e ancor più clamorose evasioni, valigie piene di soldi e stili di vita sfarzosi, e poi infatuazioni, tradimenti, vendette e omicidi a tutto spiano: quella del Chapo è una di quelle poche storie di cui si possa dire, a ragione, che la realtà supera la fantasia...