Majid Bita racconta la sua vita in Iran fra il 1992 e il 2014, nel mezzo a contraddizioni, litigi politici e famigliari, censura, speranza e delusione derivata dai movimenti sociali e di disobbedienza civile che hanno fallito assieme all'oppressione sistematica di un regime totalitario in crescita che lo hanno portato a lasciare l'Iran per vivere in Italia, paese amato fin da piccolo per la sua ricchezza culturale e artistica.