Edilio Rusconi, il 29 aprile del 1954 l'aveva chiamata "Operazione gatto" e anche l'autore Egidio Bandini, come il grande editore, ha deciso di intitolare così questo volume dedicato all'ormai quasi dimenticato, sebbene arcifamoso ,"Carteggio Mussolini-Churchill". L'ultimo accenno è del 2018, nel volume di Pasquale Chessa "Il romanzo di Benito. La vera storia dei falsi Mussolini", che parte da un'invenzione montanelliana, quella de "Il buonuomo Mussolini" per affermare che, partendo dal carteggio, tutto è falso, tutto è menzogna. Scrive, dopo aver screditato chiunque abbia avuto pure lontanamente a che fare con il "carteggio", Chessa: «Per paura di perdere l'affare, Mondadori decide di rischiare: rimane traccia, negli archivi della casa editrice, di un precipitoso rientro di Arnoldo da St. Moritz, il 19 ottobre 1953, per bloccare l'offerta di De Toma con una caparra di un milione e mezzo di lire. Ma gli astuti falsari, che da tempo giocano una doppia partita, a dicembre del 1953 vendono i 163 pezzi del prezioso carteggio al concorrente diretto di Mondadori, Angelo Rizzoli detto "il Cumenda", commendatore in dialetto milanese. Sarà compito di "Oggi", il settimanale di punta della casa editrice, tradurre in copie vendute la scoperta e la pubblicazione dei più "sensazionali documenti del dopoguerra".» Nel nuovo libro di Egidio Bandini viene raccontata la vicenda di questo famoso e controverso scambio di messaggi e vengono proposte alcune pagine della rivista "Oggi" per dare al lettore una esaustiva panoramica non solo degli scritti tra Mussolini e Churchill ma anche della travagliata interpretazione del carteggio, della sua validità storica, del suo interesse per il nostro Paese e per la ricostruzione storica. È rivolto a tutti, in particolare agli amanti della storia.