Il volume raccoglie gli atti del convegno "Un condottiero senza seguaci. D'Annunzio e l'Italia fascista: problemi aperti, nuove indagini, strumenti di ricerca" e affronta il rapporto fra Gabriele d'Annunzio e il regime. I contributi raccolti rappresentano una tappa davvero importante per la storiografia degli anni venti e trenta. Gli studiosi hanno fatto il punto sul ruolo che Gabriele d'Annunzio ebbe durante il regime, dissipando tutti i pregiudizi che si erano creati nel corso degli anni legando con uno stretto filo d'Annunzio a Mussolini e al fascismo. In realtà il duce pativa il poeta-soldato eroe della grande guerra e di Fiume, e proprio dell'avventura fiumana si era appropriato dei riti e della mitologia creati dal condottiero.