Sara lavorava come ufficio stampa, poi un giorno ha mollato tutto per fare la fioraia nel suo paese. Vito, ex tecnico informatico, oggi è un illustratore, perché «la vita è troppo breve per passare otto ore al giorno facendo qualcosa che non mi piace». Chiara ha interrotto l'università per aprire un'agenzia di comunicazione digitale all'estero. Nicolò ha abbandonato le metropoli internazionali per avviare un'attività a Bari. Come loro, moltissimi altri hanno vissuto questi anni di incertezza come un'occasione per scoprire aspirazioni sepolte e desideri nuovi. Chi l'ha detto che solo i bambini hanno il privilegio di chiedersi cosa potranno fare? Diventare grande non significa tanto entrare negli «enta» o negli «anta», quanto, come scriveva il poeta Walt Whitman, diventare le proprie moltitudini nascoste, agguantando quello scopo che ci fa alzare la mattina con il sorriso largo e l'animo leggero. Giulio Xhaët, consulente e formatore, lo ha vissuto in prima persona: ha imboccato molti sentieri sbagliati prima di trovare una strada che lo rappresentasse. Con il supporto di numerose ricerche e casi di studio, ci illustra come entrare nel flow della vita, in che modo conciliare passioni e talenti, ma anche come sfruttare al meglio i social e quali lezioni trarre dai fallimenti, al di là di facili retoriche. Da grande è un percorso brillante e coinvolgente: ci spinge a scoprire la nostra vocazione per capire cosa vogliamo fare, chi vogliamo essere e cosa possiamo diventare, a qualunque età.