In questo libro, considerato ormai un classico, Mumford affronta il ruolo dell'arte e della tecnica nella cultura moderna. Egli sostiene che l'enfasi eccessiva data alla tecnica abbia contribuito alla spersonalizzazione e al vuoto di gran parte della vita del Ventesimo secolo. Mumford, dunque, lancia un accorato appello affinché si rispettino gli impulsi e le conquiste dell'arte e affinché lo sviluppo tecnologico prenda l'uomo come misura. Il suo è un appassionato invito rivolto all'umanità, che dovrebbe tentare di sfruttare al massimo le sue "splendide potenzialità" e fare il possibile per invertire il suo cammino verso la distruzione.