Ormai prossimo alla vecchiaia, il grande esploratore e naturalista Lázaro de Sahagún decide di riprendere in mano la penna e donarci un nuovo scritto, in cui sono raccolte alcune delle meraviglie segrete che ha incontrato durante i suoi viaggi per il pianeta. A bordo dell'ormai celebre Gabinetto Verde, Lázaro trascrive su carta le vicende che hanno dato vita alla misteriosa Biblioteca Arborea, una foresta subpolare che sulle sue verdi fronde raccoglie una vera e propria enciclopedia, il cui sapere proviene dal regno dei morti ed è trasmesso alla popolazione locale grazie al lavoro di alcune decifratrici. Conosciamo poi gli enormi golem arborei e gli ancor più grandi golem montagna, creati dal rabbino León a partire dalla materia viva e in seguito fuggiti dal suo circo conquistando la libertà. Infine, ritroviamo una vecchia amica, Cayetana trasfigurata, una pianta mutante schiva e insicura che Lázaro de Sahagún ci aveva fatto conoscere nella sua opera giovanile, "Il libro della Flora imprudente", e di cui raccolse un tempo un esemplare che da allora lo accompagna in tutti i suoi viaggi. Questa è l'eredità che ci lascia l'eminente naturalista: una selezione accurata degli innumerevoli incontri che hanno costellato la sua lunga vita, di quei rari prodigi "completi" in cui si può ritrovare una dimensione morale, emblematica delle qualità umane. Per noi lettori bramosi sapere, aprire questo libro sarà dunque come spalancare una porta per entrare in un'altra dimensione e scoprire un'infinità di mondi paralleli. Ma non finisce certo qui, perché proprio mentre sigla e manda in stampa questo manoscritto, Lázaro è già in partenza per un nuovo viaggio... Ancora una volta Claudio Romo ci svela un mondo nuovo, unendo il suo immaginario a quello dello scrittore messicano Alexis Figueroa, e offrendo continui rimandi non solo alla tradizione del bestiario, ma anche a miti e leggende, oltre che alla storia delle esplorazioni, per restituirci un'immagine fantastica dell'inesauribile curiosità umana.