Tra il 117 e il 138 d.C., alla guida dell'Impero Romano siede Publio Elio Adriano, nipote di Traiano e, come il predecessore, di origine iberica. È il periodo d'oro dell'impero. Sotto Traiano Roma aveva conosciuto la sua massima espansione territoriale, con Adriano consolida le proprie frontiere, riorganizza la propria struttura politico-amministrativa e vede la nascita di opere grandiose come il Pantheon, Villa Adriana a Tivoli e l'omonimo vallo in Britannia. L'imperatore - del quale traccerà un ritratto letterario vivissimo Marguerite Yourcenar - viaggia incessantemente, e ovunque annoda legami culturali che costituiranno il tessuto di fondo della "romanitas"; in particolare, coltiva un'ammirazione illimitata per la Grecia e l'Egitto, fonti alle quali attingeranno le arti del suo tempo e non solo.