Così come l'analogia si pone da mediatrice tra segno e segno, l'architettura dell'analogia agisce tra sociale e personale, o, ancora, tra individuo e individuo. E se da un lato l'analogia richiama una famiglia di concetti, problemi e pratiche che ruotano intorno a un nucleo inafferrabile, un principio interno di analogia, dall'altro la componente analogica dell'opera architettonica appare la più evidente, quella che si fatica di più a nascondere, a mascherare. Così, tra le altre conseguenze, l'analogia tende a sottrarre le architetture dal loro naturale stato di abbandono e, fattasi racconto, volendo parlare del già noto finisce per parlare dell'ignoto.