Il Reale Osservatorio Meteorologico Vesuviano, "unico nel suo genere in tutto il mondo", è ancora oggi un edificio immerso nel paesaggio vulcanico; sospeso, all'epoca della sua costruzione, tra propaganda politica borbonica e progresso scientifico e industriale della Capitale del Regno delle Due Sicilie. Artefici di questa importante opera commissionata nel 1841 da Ferdinando II, furono lo scienziato Macedonio Melloni e l'architetto Gaetano Fazzini. Dall'epoca della sua realizzazione, l'edificio è stato testimone delle violente eruzioni del vulcano del XIX e del XX secolo; la fabbrica ha conservato, inalterata negli anni, l'originale destinazione d'uso, tuttora evidente, quale sede storica dell'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia.