Il più famoso e influente architetto dell'età moderna, l'unico nella storia dal cui nome è derivato uno stile, il palladianesimo, non ebbe mai una casa propria. Iniziò come semplice lapicida e divenne progettista grazie al duro lavoro e alla curiosità che lo portò a leggere e studiare molto. Venne sepolto nel mistero e il suo stesso volto è rimasto per secoli un giallo, risolto, forse, soltanto pochi anni fa. Lasciò un'eredità immensa ed eterna al mondo intero, ma poco o nulla alla sua numerosa famiglia, non essendosi mai arricchito grazie al suo lavoro. Sono i paradossi e le peculiarità di Andrea Palladio, la cui avventurosa e affascinante storia privata rimane in gran parte avvolta nella nebbia. Di lui progettista si sa moltissimo, di lui uomo, marito e padre ben poco. Ancor meno, molto meno, si sa della moglie Allegradonna. Il libro ricostruisce la storia, privata e professionale, dell'architetto e della sua famiglia. Le vicende dei Palladio si intrecciano con quelle di Vicenza, della Repubblica Serenissima e dell'Italia di metà '500. Un secolo caratterizzato dal fiorire di grandi dinastie, e con loro delle arti, ma anche dai processi per eresia e dall'epidemia di peste. Completano il volume un'analisi dell'influenza dell'opera di Palladio nell'architettura moderna e l'elenco dettagliato dei progetti certi o a lui attribuiti. Delle sue opere, ben 47 sono iscritte nella "World Heritage List" istituita dall'Unesco.