Lo Sferisterio di Macerata è una mirabile struttura architettonica, dal 1834 tra le fabbriche classiche di tutti i tempi e di ogni popolo, unico esempio di anfiteatro moderno. Anche la paternità artistica di Ireneo Aleandri è indiscussa, ma un filone critico locale - tanto fragile quanto persistente - ne minimizza il ruolo. Il libro ricostruisce le intricate vicende della Società e i contrasti sui progetti nel decennio 1819-29, riordina gli studi pubblicati, aggiorna fonti d'archivio e di bibliografia, introduce nuovi elementi storici e documentali, ripercorre la polemica del centenario e trae alcune ragionevoli conclusioni. Ne esce un quadro dai contorni nitidi: dopo tre anni di disegni abbandonati e di lavori fermi alle fondamenta del muro d'appoggio, vinto ogni residuo dissidio, è a fine 1823 che la Società sceglie Aleandri e la costruzione inizia finalmente a prendere la sua forma.