Napoli - città palinsesto dalla natura impetuosa - rappresenta, negli anni Cinquanta, un irripetibile campo di sperimentazione per la nascita di uno specifico linguaggio "moderno". Indubbia protagonista della scena urbana napoletana, la complessa geomorfologia dei luoghi offre infatti agli architetti partenopei straordinarie occasioni per confrontarsi, attraverso il progetto, con la costruzione di ardite "macchine per abitare". Ripercorrendo le ragioni di sei progetti realizzati, capaci di nutrirsi avidamente dei caratteri della città, il libro mette in evidenza la straordinaria sensibilità progettuale di Stefania Filo Speziale (1905-1988), prolifica professionista e attenta docente dell'ateneo fridericiano. Rare foto d'epoca e preziosi disegni inediti si avvicendano dunque nelle pagine di questo volume, alla riscoperta dell'opera della progettista napoletana, sì "pioniera" dell'architettura in un mondo di soli uomini ma, prima ancora, ottimo architetto, troppo a lungo irragionevolmente dimenticato.