La complessità emergente dalle questioni ambientali, economiche e sociali, comporta la definizione di un nuovo orizzonte progettuale ed implica l'adozione di un approccio di ricerca come attitudine alla sperimentazione, da cui risultano nuove e crescenti responsabilità della progettazione stessa. Riflettere sulla modernità, le sue forme e le direzioni possibili, permette di riportare al centro della discussione progettuale la tensione fondativa che trova forma tra naturale e artificiale, esplorandone i confini e sottolineandone le molteplicità, principalmente nei suoi rapporti con la storia, la produzione, la tecnologia e la disciplina. Il testo raccoglie una serie di contributi che affrontano il tema da differenti punti di vista e sulla scorta dell'esperienza di ambiti di studio diversi (economia, design, sociologia, progettazione architettonica e storia dell'architettura). Nell'insieme, questi contributi sono una riflessione sulle capacità che la progettazione ha nel conoscere ed affrontare la realtà rispetto ad alcuni temi emergenti ed a nuovi o mutati territori del progetto. Quindici saggi brevi introducono la trattazione inquadrandone il contesto nella ricerca architettonica. E con due assiomi guida: quello della complessità e della sostenibilità, che si configurano come temi chiave per comprendere la contemporaneità e le sfide che essa presenta.