Gli antichi egiziani studiarono per millenni i fenomeni astrali ma, per la loro mentalità, li inserirono nel linguaggio dei miti cosmici, sentito come più pregnante e completo che non quello limitato a nudi elenchi di dati o fatti. Le immagini dell'universo, le raffigurazioni del cielo, le metodologie, le regole e le strumentazioni messe a punto dagli egizi vennero inizialmente trascurate dalle scienze e relegate nel campo degli studi umanistici, fra i materiali riguardanti la religiosità primitiva se non addirittura il folclore. Oggi, grazie alla comprensione dei numerosissimi testi originali, abbiamo interpretato almeno in parte molti dei miti astrali che accompagnarono quella civiltà plurimillenaria, e possediamo gli strumenti idonei per delineare un quadro abbastanza coerente dell'astronomia egizia.