Le esplorazioni egiziane di Émile Prisse d'Avennes Fervente ammiratore delle antiche culture egizie e orientali, l'orientalista, scrittore e artista francese Emile Prisse d'Avennes (1807-1879) rese un enorme contributo al campo dell'egittologia, molto tempo prima che questa disciplina fosse ufficialmente fondata. Prisse intraprese la sua prima esplorazione nel 1836, documentando numerosi siti in tutta la Valle del Nilo, spesso sotto lo pseudonimo egiziano di Edris Effendi. La prima pubblicazione dei suoi appunti, disegni e frottage di viaggio fu Les Monuments égyptiens, una modesta raccolta di 51 tavole, che fu nondimeno molto apprezzata nei circoli intellettuali e nei salotti più alla moda. Incoraggiato da questo successo, Prisse tornò in Egitto alla fine degli anni Cinquanta dell'Ottocento per ampliare il suo lavoro, creando così la raccolta L'Histoire de l'art égyptien. Insieme, i due volumi rappresentano un'indagine completa e dettagliata sull'arte egiziana. I suoi album spaziano dall'architettura al disegno, dalla scultura alla pittura, fino alle arti industriali o minori, riproducendo sezioni, planimetrie, dettagli architettonici e decorazioni superficiali con estrema sensibilità e accuratezza. Anche se comparato ai frutti delle grandi spedizioni in Egitto sovvenzionate dagli stati europei in quegli stessi anni, il compendio di Prisse resta il più ampio repertorio sull'arte egiziana esistente ad essere stato realizzato da un solo autore. Scoprite la collezione completa delle insuperabili illustrazioni di Prisse: una vera festa archeologica per gli occhi, all'insegna della simmetria e della ricercatezza.