Il libro intende avvicinare gli archeologi alla comprensione della terminologia e delle metodologie di studio adoperate da geologi e geomorfologi. Queste professionalità, che hanno basi naturalistiche rispetto a quelle storico-umanistiche degli archeologi, sono ormai entrate a far parte dei gruppi multidisciplinari di esperti che studiano e interpretano le varie forme di insediamento e uso del territorio dell'antichità. Partendo dai rapporti tra archeologia, geologia e geomorfologia, si descrivono forme e processi naturali dei diversi ambienti terrestri, dalle zone carsiche a quelle vulcaniche, dalle desertiche alle glaciali, passando per gli ecosistemi fluviali, fino alle fasce costiere. Per ciascun ambiente trattato sono offerti numerosi esempi esplicativi corredati di immagini e casi di studio particolari, che consentono di comprendere meglio gli effetti che l'attività umana ha determinato, nel tempo, sui territori e i processi, spesso controproducenti, da essa innescati. Infine, viene presentato l'uomo del passato come agente geomorfico in opere idrauliche, di scavo e accumulo.