"In questi ultimi cinquant'anni ci sono stati grandi progressi nella scienza, nella medicina, nelle telecomunicazioni, nell'astronomia, nell'informatica, nella cibernetica. Pochi progressi nelle scienze sociali e nella concezione della "democrazia". Confesso che, dopo otto anni che questo libro era rimasto chiuso in un cassetto, ho avuto una certa urgenza, ora, di darlo alle stampe. Forse perché ormai sono alla soglia dei settantadue anni, forse perché lo ritengo un po' il mio testamento filosofico-spirituale, forse perché vi è abbozzata la mia provocatoria visione di una "società solidalista" che adesso mi preme, finalmente, condividere". (Dalla prefazione).