Questa nuova edizione de "La lodola" mattiniera ci consegna un affresco potente della società italiana e veneta di inizio '900. Il pensiero non può che andare a "Novecento" di Bertolucci o all'"Albero degli Zoccoli" di Olmi: grandi affreschi di un mondo che, attraverso la guerra e il conflitto, muta repentinamente e inesorabilmente. Anche i personaggi di Pascutto mutano, evolvono, decadono, indissolubilmente legati alla loro terra e al loro tempo, eppure rappresentativi di un'intera epoca. Pascutto decide di raccontare quella trasformazione attraverso la storia di Tonello e Fiore; accomunati dalla stessa origine contadina, i due vivono la loro vita in modo diametralmente opposto. Tonello rinnega da subito la propria origine, fugge dalla povertà come da una malattia contagiosa. Diventato ricco e potente, si convince a tratti di non essere mai stato povero. Fiore, invece, è profondamente legato al proprio tempo e alle persone che lo circondano. Animato dai suoi ideali, non rinuncia mai alla propria individualità, ma la mette al servizio dei più fragili. Introduzione di Filippo Tognazzo.