"Rocco 2008": il racconto descrive alcuni mesi del protagonista, Rocco, durante una crisi di iper-eccitamento maniacale dopo la morte della madre, fatto che accentua la sua fragilità psichica. È un racconto per tutti, non solo per gli addetti ai lavori perché è narrato dal punto di vista di Rocco, scevro da influenze mediche. È uno squarcio per riflettere sulla sofferenza, sulla follia e sull'amore. "Vincenzina": esto teatrale scritto nel 2005 che racconta un pomeriggio di 5 amici che giocano a fare gli attori. Tra paure e confessioni finiscono per scoprirsi e nel mettersi a nudo ritrovano un po' di verità su se stessi, sull'amicizia, sulla carità e sull'ignoto. È un testo che oscilla tra realtà e surreale, scorrendo sempre in equilibrio sul filo conduttore dell'amore.