In questo suo secondo libro di racconti, l'autrice, fa il punto sul rapporto indissolubile tra passato e presente, immergendosi nel primo, ma approdando nel secondo; il suo sguardo è come una telecamera che fruga instancabilmente tra le pieghe di un passato amato e rimpianto per la sua insostituibile autenticità. Oltre alle immagini, questa virtuale macchina da presa sembra catturare i colori, i suoni, gli odori, i sapori, gli stati d'animo, i momenti di malinconia, le paure, le gioie, le attese.