In questa raccolta dedicata ai fantasmi gli autori si sono sbizzarriti e hanno utilizzato i tòpoi del racconto di genere contaminandoli con la propria esperienza e il proprio gusto, con il proprio stile e le proprie inclinazioni. Ci sono citazioni e omaggi, che è divertente andare a cercare. Ci sono emozioni e invenzioni, a cui è bello lasciarsi andare. Il terrore è qualcosa di innato, che in qualche modo permette agli adulti di tornare bambini, quando bastava un abbraccio e una carezza per essere rassicurati sul fatto che no, non esistono i fantasmi, sono soltanto storie. Che si poteva dormire tranquilli, che si poteva convivere con le proprie paure. Ecco, è proprio questa la contraddizione interessante: se è vero che l'immaginazione ce la portiamo dentro, e che proprio lei ha il potere di creare anche ciò che di incomprensibile accade attorno a noi, perché le storie di fantasmi sono ancora in grado di lasciare dietro di sé quella scia di inquietudine, quel disagio strisciante che ci prende ogni volta che le sentiamo raccontare? E ora, accendete la luce e mettetevi comodi. La Signora vi invita a ballare.