Noi luoghi siamo vivi, non lo sapevate? Ricordiamo persino il più sfuggevole sussurro, suono, profumo, emozione e, come è giusto che sia per ogni essere dotato di coscienza, parliamo anche. Sia chiaro, non si vedrà mai una casuale roccia della Madonna dell'Idris prendere vita e spalancare improvvisamente occhi e bocca e cominciare a discorrere sul proprio vissuto: noi luoghi parliamo, ma lo facciamo attraverso di voi, i nostri figli, poiché quando guardate un paesaggio mozzafiato, che sia la Gravina o la Torre Eiffel, non importa, esso è destinato a rimanervi dentro e voi a entrare a far parte di esso. Motivo per il quale, persino a distanza di svariati decenni, un bambino, ormai adulto, è in grado di ricordare i momenti indimenticabili passati a vivere fra queste maestose mura e a sbirciare su un set; momenti che hanno reso un giorno diverso da un altro; momenti che hanno lasciato un'impronta indelebile nel mio cuore. Storie di bambini che, dopo incontri speciali, si sentono animati da una strana energia che li spinge a lottare per realizzare i propri sogni.