Ritorna il divertente e cialtronesco fantasy all'italiana! Questa volta il tributo ai padri fondatori del fantastico italiano è d'obbligo: da Ariosto a Dante, da Buzzati a Calvino, passando per il Boccaccio e il Cunto de li Cunti, e con una curiosa deviazione attraverso il Cantico delle Creature, tredici scrittori, tredici "figli della gleba", nel massimo rispetto dei propri padri putativi e seppur spauriti dal confronto con tale immensa eredità, si divertono a omaggiare, citare, giocare con gli archetipi della nostra meravigliosa letteratura fantastica, regalandoci altrettanti racconti intrisi dello spirito goliardico, delle spade arrugginite e dei toni scanzonati di questo nuovo, strambo genere di narrativa: lo spaghetti fantasy! Insomma: braccia rubate all'agricoltura... e indegnamente prestate alla narrativa!