La mente è una proprietà della relazione tra il corpo e il mondo. È questa l'affermazione nucleare di questo saggio, in cui la natura della mente è indagata avendo come riferimento interpretativo le prospettive multimotivazionali sulla natura dell'essere umano, inserite in un modello gerarchico-dinamico dell'attività mentale. La conoscenza dell'evoluzione della mente consente di individuare la progressiva comparsa delle diverse motivazioni, strettamente associata sia al progressivo emergere delle diverse funzioni mentali (percezione, emozione semplice, emozione complessa, linguaggio, autocoscienza), sia alla progressiva complessificazione della relazione tra corpo e mondo (fisico, interpersonale, socioculturale). La maturazione delle motivazioni sostiene la costruzione di un modello gerarchico dell'attività mentale, in cui le funzioni classicamente intese costituiscono, dinamicamente, i diversi regolatori della relazione corpo-mondo. In quest'ottica, la dis-regolazione della relazione corpo-mondo, effetto della dis-integrazione del rapporto tra le diverse funzioni mentali, costituisce il nucleo della psicopatologia. La stretta correlazione tra funzioni mentali e motivazioni permette di delineare una psicopatologia interpretativa che si declina, nosograficamente, nell'ambito delle prospettive dimensionali delle disfunzioni mentali. Il valore costitutivo della relazione corpo-mondo nella regolazione dell'attività mentale comporta che, nel contesto di cura, la relazione tra paziente/i e curante/i sia il fattore terapeutico primario. L'analisi multimotivazionale della relazione terapeutica consente di descrivere una serie di tecniche che favoriscono la stimolazione dell'interazione cooperativa tra pazienti/i e terapeuta/i, sinonimo di alleanza terapeutica.