"Che cos'è la schizofrenia? Come può essere riconosciuta, interpretata e trattata?". Così si apre il volume di Silvano Arieti "Interpretazione della schizofrenia", considerato un classico della psicopatologia. L'autore, uno dei principali studiosi della schizofrenia, offre una dettagliata descrizione degli aspetti cognitivi, volitivi e comportamentali del paziente schizofrenico, in cui "non sussiste nessuna prova incontrovertibile di compromissione corporea". Pur restando nell'ambito degli assunti della psicoanalisi e della fenomenologia, Arieti conduce uno studio accurato sul pensiero magico e sul tema controverso della creatività, e tenta di indagare le modalità di formazione dei diversi sintomi. Preziosa è la descrizione di casi clinici attraverso cui il lettore viene accompagnato nell'esame di tutte le forme della malattia. Questa nuova edizione, rivolta ai clinici e a chiunque voglia approfondire il tema della malattia mentale, si oppone a quella psichiatria che nel tempo ha smantellato, in nome dell'oggettivabilità, lo studio psicopatologico della malattia mentale e la diagnosi di schizofrenia, rendendola "una definizione insoddisfacente, formata da un elenco dei caratteri più comuni di questo disturbo". Premessa di Pier Francesco Galli.