"Lockdown's Diary" nasce dalla necessità di occupare buona parte del tempo a disposizione durante l'isolamento dovuto alla quarantena causa pandemia. Una penna, un diario e ho iniziato, giorno per giorno, a scrivere tutto ciò che mi passasse per la mente. Un fiume di pensieri, stati d'animo, riflessioni su tutto quello che ho vissuto e avrei voluto vivere in questi anni. Più scrivevo e più mi sentivo meglio. È come se mi stessi sfogando con me stesso. In un contesto drammatico come quello della pandemia, ho cercato di scoprire degli spunti positivi per me stesso anticipando, forse, quello che tutti dovrebbero fare almeno una volta nella vita: fermarti, isolarti e riflettere su te stesso; su cosa si vuole o non dalla vita. Quanti ti noi hanno pensato a cosa è stato costruito in questi anni e quanti hanno pensato di voler cambiare tutto dopo questa pandemia? Tanti. Chi ha perso qualcosa o qualcuno ha pensato di attivarsi per riprenderselo? Chi ha pensato di cambiare stile di vita o addirittura esistenza? Ecco, per ognuno di noi la quarantena ha rappresentato la possibilità di riscoprirsi, di spogliarsi da quel vestito ingombrante e cucirsene uno nuovo, più consono a se stesso. Io questo processo l'ho fatto e mi ha fatto riscoprire un nuovo me in compagnia della mia penna e del mio diario. Questo diario vuole essere uno spunto o, addirittura, un modo per riscoprirsi e magari avere quella scossa per cambiare qualcosa nella propria vita. Per quanto ognuno di noi ha una vita differente dagli altri, la quarantena ci ha resi tutti, sensibilmente, uguali. Prefazione di Matteo Fantozzi.