Questo libro può essere considerato a metà tra un'autobiografia e una guida a una comunità silenziosa ma colorata, vivace e aperta. Oltre a essere uno psicologo e psicoterapeuta, l'autore è guida e mentore di quella lingua meravigliosa che è la LIS, la Lingua dei Segni Italiana che purtroppo in Italia stenta ancora a essere riconosciuta come una lingua vera e propria, con tutte le discriminazioni che questo mancato riconoscimento comporta. Questo libro vuole togliere un po' di polvere dal dibattito sull'inclusione dei sordi e raccontare una cosa che ancora non è chiara a molti: i sordi possono fare tutto tranne sentire, ma quando si impegnano a volte riescono a fare anche quello.