Pubblicato in inglese nel 1942, e poi tradotto dalla stessa autrice in francese nel 1951, "Crociere e carovane" è il libro nel quale, arrivata a quella che riteneva essere la metà della propria vita, la grande scrittrice e viaggiatrice svizzera Ella Maillart si volta a osservare il proprio passato, e prova a raccontare ancora una volta tutto dall'inizio. Dall'infanzia agiata in Svizzera, alla passione per la navigazione sportiva (descritta nel libro La vagabonda dei mari), dalla partecipazione alle Olimpiadi come sciatrice alla scoperta di una nuova e divorante passione: quella per il viaggio. Ritraccia quindi le avventure dei primi tre grandi viaggi, tutti compiuti negli anni Trenta: quello che la porterà nella Russia sovietica, quello attraverso il Kirghizistan e il Turkmenistan (a cui aveva dedicato il volume Vagabonda nel Turkestan), e quello attraverso la Cina e l'India, parzialmente compiuto in compagnia dello scrittore e viaggiatore Peter Fleming (esperienza da cui nascerà il volume Oasi proibite). La scrittura è come al solito veloce e concreta, eppure piena di momenti luminosi e ispirati. Ella Maillart non si sente una predestinata: tutto le pare essere avvenuto quasi per caso, una concatenazione straordinaria di eventi imprevedibili. Ed è proprio con questo stupore e questa leggerezza, innestate in un temperamento indomito, che, anno dopo anno, si dipana il racconto autobiografico di una delle più straordinarie figure femminili del secolo scorso.