L'Umbria non ha avuto nell'Ottocento una raccolta ufficiale delle sue fiabe. Per questo Italo Calvino la escluse dalla sua opera di riscrittura dei racconti popolari italiani del 1956, segnandone il destino di "terra senza fiabe". Negli ultimi decenni studiosi e ricercatori stanno tentando di recuperare un patrimonio che appare perdersi nel naufragio della tradizione orale. Questa raccolta cerca di colmare la lacuna, attraverso la restituzione, in italiano, delle varianti umbre di fiabe europee e delle leggende che hanno una sicura matrice umbra.