Cosa si nasconde dietro una delle figure più importanti della moda che, nonostante tutto l'amore per la comunicazione, ha mantenuto segreta la propria vita personale? Questa biografia, pubblicata a un anno dalla sua morte, ci avvicina al ragazzo precoce che preferiva disegnare in soffitta piuttosto che giocare con i suoi coetanei, al figlio che nonostante i litigi con i genitori non è mai riuscito ad allontanarsene, all'unico vero rivale di Yves Saint Laurent e infine al compagno di Jacques de Bascher. Karl Lagerfeld è senza dubbio il più grande designer degli ultimi decenni, un mito della moda ma anche un uomo capace di erigersi a brand vivente, quasi una figura di fantasia, un logo di se stesso. Tutto questo grazie al suo aspetto e al suo carattere, a quella treccia bianca e al collo alto, agli sguardi fissi e alle sue opinioni chiare e decise che però non mancavano mai di ironia, ma soprattutto grazie alla diffusione mirata di informazioni. Alfons Kaiser si avvale di numerose fonti precedentemente sconosciute e racconta i diversi momenti della sua vita: giovane outsider nella Germania Settentrionale, genio urbano a Parigi, instancabile disegnatore, fotografo entusiasta, appassionato collezionista di libri e maniaco del lavoro disciplinato. Il libro indaga anche le dubbie fortune della famiglia Lagerfeld, partendo da un dettaglio mai rivelato prima della morte dello stilista e che Kaiser ha scoperto durante le oltre cento interviste realizzate a parenti, amici e colleghi, ovvero che entrambi i genitori erano iscritti al Partito Nazista Tedesco. Che Lagerfeld fosse a conoscenza o meno dei segreti di famiglia è invece una domanda destinata a rimanere aperta.