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| 04/04/2024
Vita e opinioni di Denis Diderot, filosofo

A #PDESocialClub parliamo di editoria nel Settecento, dell'Enciclopedia, di salotti parigini e di libertini, della vita del filosofo Denis Diderot, in compagnia di Marco Cavalli.


Giovedì 11 aprile alle ore 18.00, a #PDESocialClub avremo come ospite il critico letterario, traduttore e consulente editoriale, nonché curatore di importanti scritti su Aldo Busi, Marco Cavalli. Ci presenterà in diretta streaming il suo nuovo romanzo appena uscito per Neri Pozza, L'uomo dell'Enciclopedia, l'autobiografia mai scritta di chi mise in pratica e su carta quel progetto ciclopico che ambiva a combattere le tenebre dei pregiudizi, delle superstizioni, dell'ignoranza: Denis Diderot.

Per raccontare la vita di uno dei maggiori esponenti dell'Illuminismo, della libertà di pensiero e della divulgazione del sapere senza esser però enciclopedici - né tantomeno edulcorati - a Cavalli non bastava infatti parlarne in terza persona, serviva un poderoso esercizio di stile che permettesse di entrare di petto nella Storia: ovvero raccontarla direttamente attraverso la viva voce di Diderot, grazie a una conversazione affidata a un giovane cronista che, raggiunto l'oramai settantenne inventore dell'Enciclopedia nella sua convalescenza fra le campagne di Sèvres, si trova a realizzare quello che è a tutti gli effetti il colpo del secolo, oltre che l'intervista impossibile al suo ?eroe?. Noi cediamo con piacere a questa licenza poetica per assistere a un monumentale e irresistibile ritratto di Diderot nel suo farsi, ma anche e soprattutto per scoprire un mondo, quello della Parigi dei Lumi, imbevuto tanto di pensiero religioso quanto di quello libertino e filosofico dei suoi salotti (di cui Cavalli peraltro è enorme conoscitore, avendo tradotto dal francese i titoli principali del Marchese de Sade, come La filosofia nel boudoir o Le 120 giornate di Sodoma, entrambi apparsi nella BUR, senza ovviamente dimenticare le sue traduzioni di Molière, Franz Hellens, Marcel Pagnol, Gustave Flaubert).

L'uomo dell'Enciclopedia diventa così un reportage sul secolo dei Lumi, sulla Repubblica delle lettere e dei suoi protagonisti, tutti attori di una pièce teatrale che assume i contorni estremi tanto del dramma quanto della farsa. Perché nel romanzo di Marco Cavalli emerge una galleria di ritratti dei più strani e contraddittori: dall'altera salonnière Madame Geoffrin all'inquisitore dei dilemmi insolubili - nonché incompreso per eccellenza - Jean-Jacques Rousseau, dalla poliforme censura mascherata da critica letteraria - o viceversa? - impersonata da Malesherbes a un matematico tanto geniale nel concepire le sue idee quanto arrendevole nell'attuarle, ovvero monsieur Jean Baptiste Le Rond d’Alembert. In questa variopinta commedia umana, prende però forma dentro a una tipografia di rue Saint-Jacques il più grande monumento fatto su carta della storia culturale fino a quel momento, il Dizionario ragionato delle scienze, delle arti e dei mestieri. Il risultato diventa così il racconto di una storia editoriale lunga un secolo, fatta di riedizioni, di privilèges du roi, di plagi, di censure, di contrefaçons, di editori di dubbia moralità e di pirati di affidabile spirito etico, come direbbe Robert Darnton. Perché in questa storia confidenziale dell'editoria nel Settecento siamo anche a confronto con bouquinistes molto più devoti a Mammona che alla cultura, con reti vendita, promozioni e distribuzioni clandestine che hanno paradossalmente permesso, proprio al pensiero illuminista, la sua diffusione.

Insomma, tra romanzo storico e pièce teatrale, tra autobiografia e trattato filosofico, quella di Cavalli è a tutti gli effetti una lezione di storia, di costumi, di filosofia, di editoria al secolo dei Lumi, una godibilissima promenade - fatta di due lettere, ventitré capitoli, e duecento pagine - in compagnia di un visionario che fu scettico e curioso allo stesso tempo, che creò un sistema labirintico di parole fatto di ''voci'' e di ''rinvii'' - lo stesso principio degli hyperlink che utilizziamo ogni giorno -, che unì l'arte con la tecnica, che mise l'ardore della conoscenza nelle mani di chi la bramava e di chi non sapeva ancora cosa fosse: appunto proprio l'uomo dell'Enciclopedia, il filosofo Denis Diderot.
Di tutto questo parlerà Marco Cavalli, giovedì 11 aprile a #PDESocialClub, in conversazione con Luca Bonifacio, in diretta streaming sulla pagina Facebook di PDE, di Neri Pozza e delle tante librerie indipendenti che condivideranno l'incontro. Come sempre, la conversazione potrà anche essere seguita sulla pagina LinkedIn, sul canale Youtube e sul sito di PDE.

 

Redazione INDIE